«Il cattolicesimo democratico fa ciò che il comunismo non potrebbe: amalgama, ordina, vivifica e si suicida (…) I popolari stanno ai socialisti come Kerensky a Lenin»
ANTONIO GRAMSCI
Ecco perché bisogna conoscere la storia. Per capire quanto accade nel presente.
Vi risulta che Gramsci avesse ragione?
Chi celebrasse la “chiesa dei poveri” non sarebbe differente da chi celebrasse la “chiesa dei ricchi”. In entrambi i casi costoro non avrebbero capito un tubo di cosa è la Chiesa. Oppure lo avrebbero capito benissimo ma sarebbero dei mistificatori e dei traditori.
Cristo stava con i poveri e aveva per amico il ricchissimo Giuseppe d’Arimatea. Sceglieva come apostoli dei poveri pescatori ma anche il pubblicano festaiolo e ricco Matteo.
Perché Cristo è venuto non per i poveri, ma per i peccatori, e i peccatori li troviamo tra i ricchi e tra i poveri (e in tutti i ceti).
Cristo è venuto per i belli e per i brutti, per i sani e per i malati, per i bianchi e per i neri, per gli alti e i bassi, per gli stupidi e per gli intelligenti. Per la salvezza di tutti, sebbene, come Lui stesso ci ha detto, gli eletti alla salvezza sono un numero limitato.
Chiunque pone confini a Cristo, e quindi alla Chiesa, o anche pone posizioni di privilegio all’interno della missione della Chiesa, è un impostore. O un traditore.
E, credo, nel dire questo, care amiche e cari amici, di non essere sgradito a Gesù Cristo, per il semplice motivo che dico esattamente quello che hanno detto tutti i papi, santi, padri, dottori, teologi e semplici fedeli in buona fede della Chiesa in questi 20 secoli. Non è una mia trovata geniale o critica infame: è quanto ha detto, fatto e costruito Nostro Signore Gesù Cristo.
La Chiesa è il corpo mistico dei battezzati. Ed è società di salvezza delle anime, non sindacato del proletariato.
Non conosce proletari e padroni. Conosce figli di Dio.
Quando aiuta chi soffre, lo fa per la carità di Cristo, non per riscattare le ingiustizie sociali, facilitare l’avanzata del comunismo o assecondare i piani di dissoluzione della società liberale.
Tutto questo viene dal maligno. E non ci vuole molto a capirlo. Nessuno può far finta di non vedere e non capire.
Non capire che, per ora, Gramsci ha vinto. E che ciò ci obbliga a schierarci.
Per ora.