Consentite, a un sostenitore del dualismo universalista Papato-Impero (che, anche per tal ragione, ha sbagliato – e di parecchi secoli – i tempi della sua venuta al mondo), di sognare, mentre sfilano i soldati per festeggiare la gloriosa Repubblica Italiana, uno scenario dei suoi possibili futuri sviluppi politici.
Lo scontro, già fortissimo, per la nascita del presente governo, si radicalizzerà.
I Cinque Stelle, movimento politico dal guscio vuoto, ovvero senza ideologia precisa se non quella della critica “vaffesca” verso il potere e la corruzione, dove ognuno può mettere i contenuti (dai più ragionevoli fino ai più pazzeschi e ridicoli) che vuole e cambiarli quando vuole a seconda delle circostanze, si spaccheranno. Una parte (Di Battista) tornerà a sinistra e si unirà con le forze più di sinistra, compresa parte del PD. Un’altra parte (Di Maio) rimarrà governativa e si avvicinerà sempre più alla Lega (e, di conseguenza, alla lunga, anche a FdI).
Il Partito Democratico si spaccherà. Una parte (Renzi & C.) andrà ad allearsi con Berlusconi & C. per un “grande centro” che guarda a sinistra (De Gasperi docet). L’altra parte, come detto, con le forze più di sinistra, compresi i grillini duri e puri.
Forza Italia si spaccherà. Una parte, come detto, convergerà in un partito con Renzi & C. Un’altra, troverà il coraggio (non fosse altro per continuare a stare in parlamento) di staccarsi da Berlusconi e unirsi alla Lega (o a FdI). Oppure, fonderanno un nuovo partito che comunque convergerà con la Destra attuale.
Pertanto, come potrebbe essere il futuro scenario?
Immaginiamocelo così. Due grandi coalizioni: un centro (Renzi e Berlusconi) che, pur di andare al governo, dovrà allearsi con la sinistra (fuoriusciti Cinque Stelle e altri). Quindi, un centrosinistra nuovo di zecca, che porta avanti l’europeismo, i cosiddetti “diritti civili” (genderismo, immigrazionismo eutanasismo, e tutto il resto delle follie della dissoluzione), solo con un fiscalismo più moderato per la presenza di Berlusconi (finché è vivo…).
Dall’altra parte, un centrodestra composto da Lega, FdI, Cinquestelle governativi e fuoriusciti da Forza Italia, che al contrario sarà più sovranista (almeno in senso antieuropeistico), anti-immigrazionista, e, si spera, contrario, almeno in parte, a tutte le follie della dissoluzione morale, bioetica e civile.
Qualcuno potrebbe dire: “magari!”, così tutto sarebbe più chiaro e logico, finalmente.
Infatti. Per questo probabilmente non avverrà mai. Ma soprattutto per un’altra ragione: perché in un quadro politico siffatto, vincerebbe sempre e solo una delle due parti. Indovinate quale?
Quella che non deve vincere.
Tutti sanno – soprattutto chi governa il mondo – che gli italiani sono in grande maggioranza contrari all’immigrazionismo e alle altre follie. Sono per natura più conservatori che progressisti. Il loro torto è quello di essere pecore senza intelligenza politica, e quindi seguono sempre le persone sbagliate; ma quando possono veramente scegliere tra bene e male… non scelgono, in maggioranza, il male. Per questo, da decenni, la tattica che si usa è quella di creare forze partitiche “moderate” (un tempo la DC, oggi Forza Italia e partitini vari) che collaborano con i partiti della dissoluzione per far passare ogni follia col tempo, gradualmente, con la tattica di cedere su un punto facendo finta di conservare invece un altro punto “buono”. E così la gente li vota cadendo beatamente nella trappola della “dissoluzione graduale”, rimenando pure convinti di essere conservatori.
Invece, in un quadro simile, tutti i sostenitori della dissoluzione (moderati o convinti che siano) starebbero da un lato, mentre tutti i sostenitori dei valori sani e tradizionali (sia quelli convinti, sia quelli che lo farebbero per opportunismo, come i grillini o i reduci di Forza Italia) starebbero dall’altro. Questo comporterebbe, come detto, un chiarimento assoluto della situazione che provocherebbe infallibilmente la vittoria continua delle forze del centrodestra. Nonostante il sostegno che il centrosinistra avrebbe da parte delle gerarchie attuali del clero italiano… Che, per fortuna, a livello di “influencer”, ormai contano come il famoso due di coppe…
Per questo le forze non democratiche che dominano la scena politica mondiale – e quindi europea, e quindi italiana – non lo permetteranno mai. Non per niente, il governo è nato ieri e già si parla ovunque di “nazisti al potere”… Di “salvare gli italiani”… Berlusconi e Renzi stanno gettando la maschera…
Tutto come previsto… Hai visto che i miei sogni sono meno assurdi di quanto possa apparire?
Il vero problema sarà ora la realistica possibilità che questo molto eterogeneo governo (frutto come evidente di un grosso compromesso non solo a livello politico – Cinque Stelle e Lega – ma anche a livello di scontro tra poteri democratici e non), e soprattutto che i suoi ministri migliori (quelli della Lega più qualcuno con idee accettabili) avranno, non solo di governare l’Italia, ma di resistere alla forsennata pressione che arriverà da ogni parte: UE, finanza, Quirinale, clero modernista, media, piazza, ecc.
Staremo a vedere. Per questo, per il momento, sosteniamo quei ministri che hanno idee e intenzioni buone. A partire da Salvini agli Interni e da Fontana alla Famiglia. Fermare l’immigrazionismo e contrastare la delinquenza con un nuovo ribadito impegno alla difesa personale da un lato, e, dall’altro, la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale, della famiglia naturale (uomo-donna-bambini), della ricrescita del tasso di natalità degli italiani, sono ragioni per le quali vale la pena di “sognare” e lottare.
Cosa che abbiamo ferma intenzione di fare, personalmente e comunitariamente.
Poi… chi scrive rimane un grandissimo (pure un po’ pazzo…) sognatore, e pertanto, dovendo scegliere i suoi sogni, ritorna tranquillamente anche al suo mondo dei due “luminaria” universali, Papato e Impero. I sogni (intesi nel senso di ideali e valori oggi apparentemente irraggiungibili), come i ricordi, nemmeno la finanza li può controllare. Perché sono il senso ultimo della nostra libertà personale e del nostro modus vivendi et operandi. Soprattutto, della nostra dignità di esseri umani razionali votati, nonostante noi stessi, al Vero, al Buono, al Giusto, al Bello.
I due “luminaria”, appunto. Trono e Altare. Quelli veri, però.
Pensieri sparsi nel giorno della “festa della Repubblica Italiana”. Una festa, quest’anno, un po’ meno festa del solito, per molti. Infatti, in questo governo, esistono ministri liberi, che la pensano bene. Cosa che non avveniva da decenni. O forse… non è mai avvenuta prima?
Questa volta, in questo 2 giugno 2018, i nostri soldati non stanno sfilando del tutto inutilmente.